Rivolte e cittadini in armi: il caso Rittenhouse

Rivolte e cittadini in armi: il caso Rittenhouse

Il diciassettenne Kyle Rittenhouse, lo scorso 25 agosto ha ucciso a Kenosha, nel Wisconsin, due persone, ferendone una terza nel corso di una protesta nei confronti della polizia a seguito del ferimento del 29 enne Jacob Blake.

Amante delle armi, aspirava in ogni modo a far parte delle Forze dell’Ordine. Sui social differenti foto lo ritraggono con addosso armi e in una foto, appare vestito da poliziotto.

Kyle Rittenhuose è stato accusato, su più fronti di appartenere a diversi gruppi di estrema destra che mirano alla retrocessione dei diritti degli afroamericani ed al potere dell’uomo bianco sulla società.
Le supposizioni si sono basate su una sommaria analisi della situazione, dando per scontato che i comportamenti del ragazzo fossero imputabili a motivazioni politiche e partitiche piuttosto che ad un reale impegno nei confronti della comunità.

La Dottoressa Cristina Brasi, ha analizzato il comportamento di Rittenhouse, letto i suoi profili social e visionato tutti i filmati della sparatoria giungendo alla conclusione che ciò che appare come un chiaro movente politico in realtà non lo è.
Il Dottor Giulio Tatoni e la Dottoressa Denise Gemellaro hanno analizzato la dinamica della sparatoria ed evidenziato le incongruenze con il profilo di un estremista politico violento.

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